Pubblicato giovedì 8 aprile 2021 alle 17:34
Sotto le onde della cattedrale di Losanna ha invitato una successione di pannelli di pellegrinaggio. Le vacanze di Pasqua sono alle spalle? Questa processione viaggia altrove: da Parigi a Kabul e da Kabul a Parigi. Così lo scrittore losannese Pierre Conne, accompagnato dal tipografo Ernest Imhof, nel 1970… in 2 CV. Un raid di 17.000 km organizzato da Citroën per circa 1.000 partecipanti, tra cui Pierre Conne, che all’epoca produce una storia letteraria e una serie di foto. Quasi cinquantesimo anniversario dopo, scoperto dalla figlia Julie Henoch, che occasionalmente ha collaborato anche a Le Temps, questo diario ci porta sulle tracce di giovani avventure.
“La storia di questo raid ha permeato la nostra mitologia familiare, anche se sono nata molto più tardi”, ha detto Julie Henoch. Mio padre è morto nel 2008 e mentre cercavo in biblioteca la scorsa primavera, l’ho trovato. E mi sono detto: questo non è davvero maschio! “
“Diventato hippy”
Organizzata nell’ambito del Festival Histoire et Ville, dedicata quest’anno al tema del viaggio, la mostra Fair Route non si è chiusa a valorizzare la bellissima fotografia di Pierre Conne, tra superfici asciutte e volti di bambini asciugati dal sole afghano. . Quattro ricercatori dell’Università di Losanna (dal geografo letterario all’antropologo delle religioni) hanno indagato su queste memorie per tessere riflessioni politico-filosofiche: il ruolo del diario di viaggio, gli ideali della giovinezza dopo il 1968 ma reed il sottile confine tra la ricerca altrove nel neocolonialismo…
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Sylvain Venayre: “Il viaggio turistico non ha virtù in sé”
“Veri borghesi, falsi hippy”, nelle parole dello stesso Pierre Conne, questi turisti pellegrini stavano fuggendo dallo stile di vita occidentale… ma se ne stanno davvero sbarazzando? Attraverso un viaggio visivo e salutare, sono i cliche orientalisti e le contraddizioni del tempo a puttere in discussione l’equità, ma anche il nostro stesso rapporto con il viaggio.
Nelle tensioni della cattedrale, seguiamo le elm dei due esploratori tra meraviglia, rombo di motori e ravioli in scatola. Con, implicitamente, l’omaggio di una figlia al padre. “L’apertura della nostra storia familiare ha contribuito a creare punti di ingresso, rendendo queste analisi accessibili a tutti”, ha affermato Julie Henoch. Un viaggio intimo e universale.