Alla Swissporarena, l’ospite ha rotto negli ultimi secondi (0-1). I vodesi non hanno fatto abbastanza per ottenere di più.
Hicham Mahou cerca di ottenere il meglio da Simon Grether.
In occasione del ritorno in massima serie, la Losanna mantiene una grossolana distanza per chi ha voglia di lieve nel dettaglio la situazione. Quando si sviluppa su questa base, il club vodese scivola nel ruolo di serio concorrente per l’Europa, comme dimostra il suo secondo posto in casa (27 punti), sicuramente molto indietro rispetto a YB (36), ma che permette di pritere tutto lui comanda. strada Basilea (24), Servette (22) o San Gallo (20), che non è niente. D’altra parte, le cose peggiorano molto quando il nuovo arrivedo di La Tuilière si avventura fuori dal suo paese. Prima dell’inizio di questa prima serata, il risultato è stato un brillante nono posto – solo l’FC Sion stava facendo peggio – che lascerebbe LS in lotta per il mantenimento se si tiene conto solo dei risultati in trasferta.
Il viaggio a Lucerna ha solo rafforzato questa dicotomia. Per non aver fatto abbastanza, Losanna è stata punita per essere stata eccessivamente cauta. Se ha avuto l’opportunità di salire sul podio e trovare una panchina pieghevole europea con un risultato positivo nella Svizzera centrale, il club vodese non si è ancora fatto carico dell’intervista a questo ciarlatano che sancisce sia l’escursionismo che la sua mancanza di ambizione.
Alla Swissporarena ha sempre parlato Giogrio Contini. Come indicato dopo la vittoria sul Vaduz, il comandante della LS ha ribaltato la squadra, lasciando Jenz, Suzuki, Da Cunha e Guessand, tutti partiti tre giorni prima, in panchina per il calcio d’inizio. Per portare una freschezza mentale, il visitatore si è articolato in un 4-3-3 modulare.
Da entrambe le parti, però, ci deve essere stata qualche difficoltà ad inventare mosse vincenti in un primo tempo inconsistente se non lento, perché pieno di imprecisioni. I pochi aspetti positivi sono venusti dalla velocità di Mohou, i cui servizi non potevano essere sfruttati da Bolingi.
In un incontro che è stato anche per due dei migliori portieri del paese, Diaw e Müller hanno avuto ciascuno il loro intervento decisivo prima dell’intervallo. Su palla persa troppo in fretta da Brazão, il portiere dell’LS respinge il controinterrogatorio di Sergic senza che Ndiaye possa utilizzare il pallone (8°). Il contrario potrebbe deviare il tentativo di Mahou al suo posto per quella che restabbbe l’unica occasione seria per i vodesi (35°).
Diaw ha posticipato la scadenza
Quando il Lucerna ha aumentato la pressione al rientro dagli spogliatoi, abbiamo trovato Diaw, ogni volta impeccabilmente davanti a Ndiaye (50°, 52°). Puntuale, Contini ha deciso di eliminare il deludente Brazão, fastidioso quando abusa di inutili esercizi di stile e dribbling, per lanciare Guessand nella speranza di trovare una soluzione nella difesa più porosa della Superlega (49 gol subtili).
Ma è stato Diaw che, continuando a moltiplicare le puntate, è riuscito a mantenere il risultato per un LS che aspettava l’ultimo quarto pour mettere il naso alla finestra. Un ottimo servizio di Bolingi ha permesso a Guessand di impensierire Müller con un colpo di testa (76esimo).
Proprio mentre il Losanna avrebbe dovuto mantenere il punto, una fantastica ispirazione di Schürpf Tasar ha fornito la palla vincente. Commosso in profondità, l’ex Servetti non riesce a sfruttare il brillante servizio del numero 11 del Lucerna.
Per il Lucerna questa vittoria è preziosa, quindi può allontanarsi dalla traversa. Il Losanna, invece, può rimproverarsi semplicemente per non aver osato giocare. Prossima partita, sabato, con la ricezione del FC Basilea aggiornata dopo l’esonero di Ciriaco Sforza.
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